Abbiamo sentito Suor Dora che saluta tutti molto affettuosamente: era come sempre piuttosto trafelata, ma di buon umore e molto grintosa, decisa a sistemare al meglio la missione che ha bisogno di ogni sorta di riparazioni, molte davvero urgenti: i bagni, perdite d’acqua, muri che cedono. In affannosa corsa contro il tempo e la mancanza di fondi Suor Dora ha appena terminato una nuova impresa: ospitare alla missione di Huaraz tre gruppi di circa 70 persone ciascuno per un corso di esercizi spirituali in preparazione della Cresima. Ha preso in prestito tutti i letti a castello necessari e assieme alle altre due consorelle li ha montati e allestiti, ha trovato una persona amica che le ha anticipato il denaro necessario per fare gli acquisti di generi alimentari e assieme a Suor Francisca ha curato la cucina (colazione, pranzo e cena )per tre fine settimana dal venerdì alla domenica sera. E’ stato un bel carico per le tre consorelle, infatti la schiena di Suor Dora ne ha risentito. Comunque sono stati ricavati 1500 soles, circa 500 euro, che hanno consentito di pagare le riparazioni dei bagni. Ora è l’impianto elettrico che non funziona, ma per il momento Dora e consorelle si devono rassegnare a improvvise mancanze di corrente, poiché non ci sono i mezzi per provvedere.

Continua l’aiuto presso l’INVASION: i terreni occupati e abitati precariamente da una moltitudine di giovanissime mamme con bimbi piccini, spesso sole. La domenica le suore con la loro sgangherata CAMIONETA si recano su all’invasion e fanno da mangiare per queste mamme e bambini, poi un po’ di animazione e catechesi. Ci sono più di 70 piccoli sotto i 4 anni; sarebbe una gran cosa poter organizzare un asilo e permettere a queste giovanissime madri di andare in cerca di lavoro in città. Vivono sotto ripari improvvisati, sotto teli di nylon mentre piove, e fa molto freddo di notte. Non potendo far di più, Suor Dora sta cercando i mezzi per organizzare una “cioccolatata” il giorno di Natale.

Suor Dora ringrazia per i pacchi che sono finalmente arrivati ed è molto contenta di lenzuola, tende ed abiti ricevuti. Sarebbe felice se potessimo spedirle altre lenzuola, tende, tovaglie ed asciugamani, ma usati – ha specificato -, altrimenti è meglio acquistarli in loco. Le possiamo dare una mano?

Di un’altra cosa c’è veramente bisogno alla missione, di un tagliaerba: speriamo che a Natale si possa raggranellare il denaro per questo dono.

Ai due Comedores (Huaraz e Chiquian) c’è una buona affluenza, circa 80 persone ciascuno. Le ragazzine dell’Hogar di Chiquian stanno bene e seguono dopo la scuola, il laboratorio di cucito, manualità, e per parrucchiere. Presto due di loro, raggiunta la maggiore età, si trasferiranno a Huaraz presso il gruppo dei maggiorenni. La piccola Kasumi è rientrata nella sua famiglia.