Il ciclone Isaac in agosto, il ciclone Sandy in ottobre, poi una tempesta tropicale!
Sono circa 54 i morti, molti i dispersi, (suor Anna dice, sono morti e chi li conta? ), migliaia le capanne distrutte, si è interrotta la comunicazione con Santo Domingo per il crollo di un ponte e ritorna prepotentemente il colera!
A causa del ciclone e delle tempeste, le scuole sono rimaste chiuse per due giorni aumentando così la fame nelle famiglie.
Sono riapparsi gruppi di banditi che stanno spaventando e uccidendo la povera gente; 30 morti nelle sparatorie!
A ciò si aggiunge un’altra triste notizia: è mancata la nostra cara Suor Bertilla che per anni ha diretto l’orfanotrofio e la scuola di Cap Haitien ed è stata la nostra preziosa referente.
Alla fine di agosto Suor Anna ci aveva lasciato con parole di speranza, ma ora le notizie sono queste: nel paese ancora si muore di fame… e quello che più ci ferisce è che questo succede anche vicino alla nostra missione! Le suore non hanno occhi a sufficienza, non hanno braccia per tutti; questo popolo con dignità soffre in silenzio e resta muto senza fare una richiesta d’aiuto, …è così che poi sappiamo che la fame si è portata via una mamma o una bimba.
Le suore fanno un lavoro meraviglioso; ora si occupano di un papà che, rimasto solo e disperato, non bada più ai suoi figli; si prendono cura di una piccolina che, cresciuta, si rende conto di essere sola al mondo e soffre di depressione; vanno in cerca delle creature più svantaggiate che vagabondano per le strade. Cercano con dolcezza e con fermezza di educare 105 bambine tolte dalle strade dove mendicavano!

Le più grandi danno vere soddisfazioni. Hanno finito la maturità e ora frequentano la scuola dei salesiani nel pomeriggio; fra tre anni avranno il diploma statale di maestre elementari!
Al mattino si rendono utili nella missione occupandosi delle più piccole e iniziano a fare pratica nelle classi insieme alle insegnanti. Suor Anna dice che il clima della casa è veramente bello, sereno e disciplinato.
Rientrando in Haiti Suor Anna ha riempito il suo bagaglio di abitini che ci erano stati donati per tutte le bambine e i bambini della missione.