A tutti gli amici di “Pane Condiviso” vogliamo ringraziarvi per il prezioso contributo al “progetto Maggiorenni”, che sta per chiudere il suo primo anno di sperimentazione e che, anche grazie al vostro aiuto, sta per diventare una ‘vera’ casa.

Con il progetto intendiamo dare continuità al percorso educativo iniziato nella casa Hogar, seguendo le nostre ragazze anche dopo il raggiungimento della maggiore età e dando a quelle di loro che sono portate, l’opportunità di avereun’istruzione universitaria o superiore.

L’esperienza vissuta durante questo primo anno di sperimentazione ci ha portato a evidenziare alcuni spunti di riflessione:

  1. Lo sforzo educativo ed economico che investiamo per la crescita delle ragazze ha bisogno di essere riconosciuto e condiviso dalle ragazze stesse. Senza di questo presupposto ci sembra difficile trovare un punto di partenza comune che ci renda partecipi (noi educatori e le ragazze) di un progetto. Non vogliamo essere un’istituzione che “dà” qualcosa che i ragazzi si possano aspettare di “prendere”. Vogliamo reciprocità nell’impegno di crescere nell’ampio senso del termine e cioè non solo professionalmente ma anche moralmente. La casa per i maggiorenni offre la sua prospettiva morale ispirata ai valori cristiani.
  2. E’ necessario proporre un modello organizzativo della giornata che rispetti da un lato i tempi di studio e di bisogni individuali delle ragazze ma che affermi dall’altro le esigenze collettive e le regole di condivisione.
  3. L’aspetto economico é ugualmente importante in questa prospettiva di crescita. Riteniamo importante che le ragazze si guadagnino un piccolo budget per la gestione delle spese personali. Pensiamo di ottenere questo impegnando le inattività di laboratorio o in piccoli lavoric ompatibili con i tempi di studio. Contiamo, richiedendo questo impegno, di far acquisire alle ragazze il senso del valore delle cose e la capacità di organizzare la priorità dei propri bisogni.
  4. Formazione professionale affiancata allo studio dell’obbligo. L’esperienza di Casa Hogar a Chiquian ci conferma nella convinzione che i nostri ragazzi debbano terminare il loro percorso formativo non solo con il conseguimento del titolo di studio obbligatorio, ma che debbano in contemporanea acquisire una formazione professionale alla quale ricorrere per raggiungere un’autosufficienza economica.
  5. Valutazione di ammissione per la casa di Huaraz. La casa per maggiorenni non é il proseguimento obbligatorio e d automatico per tutti gli adolescenti che provengono dalla casa Hogar. Le ragazze adatte all’inserimento nella casa per maggiorenni secondo noi hanno queste caratteristiche:
    • Ragazze che abbiano un progetto formativo a lungo termine.
    • Che abbiano le capacità e la determinazione necessarie perc onseguirlo.
    • Che sappiano adeguarsi alla proposta di vita che lac asa di Huaraz traccia per loro.

Il prossimo anno sarà ancora un anno di assestamento: la figura laica che prevediamo di assegnare alla conduzione della casa sarà ancora informazione‐affiancamento e di lavori per la costruzione della casa saranno in corso d’opera: prevediamo infatti di iniziare i lavori al termine della stagione delle piogge (febbraio‐marzo2012).

Le ragazze ospitate vivranno ancora nella casa di Huaraz delle Sorelle di San Vincenzo de Paoli, che cureranno direttamente anche la gestione educativa.

Per il 2013 contiamo che il progetto entri nella sua fase matura, con una sua autonomia logistica (la casa) ed educativa (l’ingresso della conduttrice laica).

Vi ringraziamo ancora per la vostra generosità e vi inviamo il nostro peruviano ¡hastalavista!