Carissime/i Responsabili e membri dell’associazione PANE CONDIVISO

Per prima cosa desidero chiedervi d’unirvi a me per dire con San Paolo: “Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro, Gesù Cristo, Pieno di Misericordia, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale… è cosi che ci ha eletti per essere santi, determinando in anticipo che saremmo per Lui dei figli adottivi”.
Sì, ci ha asssociati alla sua opera di salvezza dell’uomo, di “TUTTO L’UOMO”.
È sotto quest’aspetto che io vedo il valore dei 25 anni di Pane Condiviso. Essere sicuri di vivere e lavorare guidati e sostenuti da un Dio che ci ama è esaltante!

COME è commovente ed entusiasmante il trovarsi tra chi dona e chi riceve! Quante belle cose s’imparano dagli uni e dagli altri ! e come ci si sente piccoli mezzi, convinti di non fare altro che il proprio dovere.
È con questi sentimenti che, anche a nome delle mie superiore, vi esprimo dal più profondo dell’anima, le nostre congratulazioni e la nostra gratitudine per l’inestimabile bene che avete realizzato con i vari progetti: adozioni a distanza (circa 450); costruzione casette (una settantina); studi universitari (9); bambine di strada (ogni anno riportiamo il numero a 100, tra cui 42 interne; sostegno refezione scolastica (per circa 1000 bambini/e).
Infine, non bisogna dimenticare che quanto fate nell’insieme è un grande apporto al buon morale delle suore; come ci è di conforto la fiducia che avete sempre posto in noi.

Un grazie particolare va ad alcuni di voi che continuano l’adozione, iniziata 25 anni fa, senza voler sapere in che misura i loro protetti hanno ancora bisogno! La vostra grandezza d’animo ci sprona al bene.
In realtà, la maggioranza degli adottati a distanza continua tuttora a frequentare la scuola. Alcuni hanno formato la loro famiglia e si sostengono come possono con un impiego o con un piccolo commercio, ecc. Quest’anno, ad esempio, Jean-Claude Exil et Wanky Jean-Claude, sostenuti da Pane Condiviso dalla III elementare alla maturità, hanno ricevuto un’offerta di lavoro prima ancora di fare l’esame di stato! Uno come aiuto-meccanico e l’altro come sarto: difatti, avevano seguito il corso professionale dai Salesiani, contemporaneamente alla scuola media. Cosa rarissima in Haiti dove non c’è lavoro! I due ragazzi avevano sempre dato prova di serietà ed impegno, ottenendo ottimi risultati, malgrado siano condizionati da certi limiti dovuti alla loro grande povertà. È chiaro che senza di voi, ora sarebbero analfabeti e chissà in quali condizioni economiche e sociali.
Il passaggio di quattro uragani in meno di un mese ha messo il paese in uno stato catastrofico! So che seguite da vicino gli avvenimenti e che siete al corrente che ci vorranno anni per ripararne i danni. Ed il vostro ruolo in tutto questo? Sarà il medesimo: EDUCARE –ISTRUIRE ! Specialmente i bambini e i giovani più bisognosi. Certa che pane Condiviso continuerà ad essere al nostro lato, andiamo avanti con fiducia.
Ad multos annos carissimi! Che il Signore vi benedica, vi colmi della sua gioia e vi sostenga sempre.

Con affetto,
Sr Anna